Alla fine degli anni ottanta Mustica sceglie di trasferirsi: da Catania a Milano, dove prende studio in corso di Porta Ticinese 38, in zona Colonne di San Lorenzo; poi in via

Giovenale 7.

Lo studio, nel corso del tempo, sarà ampliato, sarà vissuto e frequentato quotidianamente, non soltanto dall’artista che lì lavora e lì vive, bensì anche da assistenti, amici, artisti, studenti, critici. Si trova all’interno di un cortile della cosiddetta “Vecchia Milano”, in quello che nel 1500 era un convento, poi officina, falegnameria e spazio per fusioni in bronzo.

Ospita arredi, complementi e oggetti di design firmati Le Corbusier, Gae Aulenti, Carlo Scarpa, Aldo Rossi, Eero Saarinen, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Gae Aulenti Ettore Sottsass, Kazuhide Takahama, Venini che si sovrappongono agli strumenti di lavoro. La finestre, alte oltre sei metri, danno luce alle opere, mentre nelle stanze e nella terrazza trovano spazio anche le collezioni di Mustica, dai giocattoli antichi alle ceramiche di Caltagirone sino alle piante grasse e ai cactus. Per Nino Mustica un modello di abitare idealmente riproducibile alla stessa maniera in ogni parte del mondo. La luce è libera di invadere l'interno attraverso una teoria di finestre sei metri ed esposte da sud-est a nord-est. Fluidità è un respiro ininterrotto e armonico lungo un'infilata di stanze prevalentemente intonacate di bianco, prive di porte e comunicanti le une con le altre. Il salotto, un ambiente relax fa da filtro tra l'area studio e laccata vera e propria. Ѐ dipinto di un blu cobalto, colore col verde, per Mustica, riassume in sé il concetto di rilassamento, di equilibrio, di sospensione.

In Sicilia, a Catania svolge la sua pratica pittoriche in due studi: prima in via Imbriani 181, poi dalla seconda metà degli anni settanta in via Amore 4.

La casa-studio si sviluppa al sesto piano e al settimo e ultimo piano dove allestisce una stamperia con un torchio per seguire le produzioni incisorie anche per altri artisti. Lo studio sarà frequentato da assistenti e studenti alle quali dava lezioni di pittura e corsi di preparazione all’abilitazione per l’insegnamento.
Tutti i due piani sono circondati da grande terrazze, dove crea giardini verdi, pieno di piante verdi e piante grasse con vista Etna.